domenica 20 maggio 2012

Addio

La musica è la stenografia dell'emozione. Emozioni che si lasciano descrivere a parole con tali difficoltà sono direttamente trasmesse nella musica, ed in questo sta il suo potere ed il suo significato."
L. Tolstoj

"Dove le parole finiscono, inizia la musica."
Heinrich Heine



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“Non hai niente da dire?”

“No. Forse solo una preghiera:

lasciatemi dormire,
quando le stelle non ci sono
quando la Luna è alta nel cielo
quando la mente si riempie di buio
quando il cuore si spalanca sull’ assoluto.”

“Molto poetico, sì. Ma non mi basta. Voglio delle spiegazioni!”

“Sai, mi capita di camminare per strada e, quando soffia il vento, guardare il mondo a rallentatore, come in quelle scene dei film in cui la tristezza o la nostalgia regnano sovrane e le inquadrature si susseguono con effetti di dissolvenza le une nelle altre. Mi piacerebbe catturarne una, farle raggiungere il mio angolo più profondo, lasciarla lì quel tanto che basta per sentirla mia e solo mia, perché mi sussurri le parole che cerco quando meno me l’aspetto. O, ancora meglio, mi piacerebbe che ogni immagine fosse un seme che, tenuto al buio, germina e si trasforma in una vigorosa pianta e che su ogni foglia fosse scritta una parola, quella parola che cerco ma non trovo mai, così potrei coltivare un giardino di parole. E allora non mi mancherebbero più. Forse. Dico forse perché la sensazione adesso è quella di aridità e su un terreno arido non nasce niente. E così mi riduco a sperare che il cielo che, provocatoriamente forse, sta sempre lassù mi caschi addosso perché, in quel modo, qualcosa dentro di me dovrà scuotersi, una zolla dovrà rigirarsi, e, magari, dopo quella un’altra e un’altra ancora e allora potrò arare il mio campo ed iniziare a collezionare semi di alberi di parole.”

“Parli, parli, ma non dici niente! È frustrante! Posa quel cazzo di bicchiere e guardami! Sei patetica nei tuoi tentativi di distogliere l’attenzione dalle questioni importanti riportando tutto a te, alle tue sciocche crisi e di mezzo ci vado sempre io. Sono stanco di questo. L’ultima occasione di parlare te l’ho data, non l’hai colta ed ora parlo io: addio.”



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