domenica 23 gennaio 2011

I diari di un pazzo.

La musica è la stenografia dell'emozione. Emozioni che si lasciano descrivere a parole con tali difficoltà sono direttamente trasmesse nella musica, ed in questo sta il suo potere ed il suo significato."
L. Tolstoj

"Dove le parole finiscono, inizia la musica."
Heinrich Heine



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Come fossero i diari di un pazzo. I miei diari.


Ieri notte ho visto il suo fantasma. L’ho visto nel riflesso dello specchio, al posto del mio. Mi sono sentito io stesso quel fantasma. Ho avuto paura. Paura di quello che sto diventando, dei passi falsi che sto ricalpestando, miei e non.

Ieri notte ho sfogliato i miei diari.

E’ un flusso di coscienza fra i flutti del mare nero ingoiato dal vortice della corrente nonostante l’ambiente sicuro e protetto della mia cabina penso penso penso ho deciso di perderla perché mi somiglia e mi spaventa perché io non so fingere io non so disinteressarmi io non so distaccarmi io non so non affezionarmi perché io non mi fido non più io soffro i paragoni le competizioni non potrò mai vincerle io soffro i pensieri il passato che fa capolino quando meno te l’aspetti i suoi pensieri che non posso leggere e se pensasse a lui io non potrei saperlo neanche se la stessi guardando o se lei stesse guardando me così come non potrei sapere se il suo pensiero va a lui quando siamo nella stessa stanza nello stesso letto ed io non voglio dividere niente di ciò che è mio ho deciso di perdere l’occasione in favore di un’ipotetica altra senza passato perché il passato mi dà i brividi anche se sono più terrorizzato dal futuro o dalla possibile mancanza di esso con lei mi bucherò di nuovo non nuoce nessuno andrò avanti forza di volontà ci vuole e si accetta l’idea che non esiste per sempre perché siamo troppo volubili per fissarci come un punto dell’universo fortunatamente ma lo siamo anche fin troppo per credere realmente di spostarci all’infinito insieme ad un altro puntino e ci si rassegna all’idea confidando di non sentire più vuote promesse che parlano di un’eternità che non esiste e mai esisterà e si spera di non essere più costretti a credere a parole vuote ed elemosinate e così si cambia cosi rinuncia a sognare di nuovo perché i sogni non valgono niente perché prima o poi ci si scontra con la realtà in cui non esiste l’amore eterno ma solo fuochi passeggeri ed io non voglio arrivare un giorno a guardarmi indietro per vedere il cammino completamente bruciato la lascio andare

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