sabato 28 maggio 2011

Il Destino (non) è (ancora) (già) stato scritto

La musica è la stenografia dell'emozione. Emozioni che si lasciano descrivere a parole con tali difficoltà sono direttamente trasmesse nella musica, ed in questo sta il suo potere ed il suo significato."
L. Tolstoj

"Dove le parole finiscono, inizia la musica."
Heinrich Heine


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“Il Destino è già stato scritto.”

“Il Destino non è ancora stato scritto.”

“Credi che le tue scelte possano cambiare ciò che è stato scritto prima che toccassi per la prima volta questa terra?”

“Credo che le mie azioni possano cambiare ciò che è stato Destinato.”

“Illuso.”

“Arreso.”

“A cosa?”

“Ad un ignoto Percorso scritto da chissà chi e chissà perché, ad essere spettatore della tua stessa Vita, abbandonato nella braccia del Destino e del Tempo che scorrono trascinandoti, impotente, in questo tuo stato di accettazione completa.”

“A cosa serve affaticarsi per cambiare ciò che sarà perché già è?”

Lancia un oggetto…

“Perché me l’ha lanciato ora?”

“L’hai preso.”

“Sì, e allora?”

“Avresti potuto non afferrarlo, eppure, lo hai fatto. Eri di fronte ad una scelta: prenderlo o meno. Hai agito per cambiare il Destino.”

“Cosa vuoi dire?”

“Non era mia intenzione dartelo, ma tu questo non potevi saperlo. Ti ho lanciato quest’oggetto per farti capire quanto poco basti per cambiare il Destino. E’ bastato allungare il tuo braccio ed ora, da questa tua scelta, da questa tua azione, dipenderà ciò che mi accadrà. Se tu non lo avessi preso sarebbe tornato nelle mie mani, se lo avessi preso, come hai fatto, sarebbe passato nelle tue ed io ne avrei dovuto fare a meno per il resto della vita, con le relative conseguenze. Ora accade proprio questo.
In questo caso ho affidato il mio Destino a te, ad una tua scelta. Il nostro Percorso può cambiare anche per mano d’altri come vedi. Quest’azione, inoltre, può aver interferito anche con il tuo Destino, vedremo.”

“E chi ti dice che non fosse scritto che avrei dovuto afferrare il lancio?”

“Il fatto che desideravi afferrarlo.”

“Sbagli.”

“Affatto. Eri curioso di capire cosa volevo mostrarti. Hai deciso di agire per assecondare un tuo Desiderio.”

“Era Destino che sapessi,no?”

“No. E’ diventato il tuo Destino nel momento in cui ho deciso di rischiare di separarmi da quell’oggetto e tu hai scelto di afferrarlo per assecondare il tuo Desiderio.”

“Era Destino che tu decidessi di rischiare di separartene e che io lo prendessi.”

“No, noi abbiamo cambiato il Destino con le nostre azioni, incrociando ognuno il cammino dell’altro.”

“E’ stato il Destino che ci ha fatti incontrare.”

“Sono d’accordo. Il Destino ci ha posti su due sentieri che, prima o poi, si sarebbero incrociati, ma il modo in cui questi sentieri sono arrivati fino a questo punto, la traiettoria seguita, l’abbiamo scelta noi e continueremo a sceglierla per il futuro. Il Destino può solo porci davanti delle opzioni, cospirare affinché qualcosa avvenga, ma il modo in cui questa avviene, se avviene, lo scegliamo noi. Saranno le azioni che intraprenderemo a riempire i vuoti lasciati dal Destino.”

“Illuso. Il Destino è già stato scritto.”

“Arreso. Il Destino non è ancora stato scritto.”


11 Giugno 2009

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