giovedì 10 dicembre 2009

La quercia

"La musica è la stenografia dell'emozione. Emozioni che si lasciano descrivere a parole con tali difficoltà sono direttamente trasmesse nella musica, ed in questo sta il suo potere ed il suo significato."
L. Tolstoj

"Dove le parole finiscono, inizia la musica."
Heinrich Heine


...Inizia a leggere dopo l'arpeggio...





Ed è quando dall’arida terra alzi il pallido viso e punti quegli occhi di lucida ambra su di me che dentro si accende la più potente e calda fiamma, sulla pelle un brivido, nei polmoni, finalmente, aria fresca. L’aria che mi era mancata vedendoti chiusa in te stessa, abbattuta e rannicchiata su quella screpolata terra rossa, lì dove un tempo fiorivano i papaveri bianchi e le ginestre, lì dove quei mandorli davano sempre frutti e quella possente quercia cresceva rapida, lì dove adesso giace la calendula che avevi abbandonato tra le tue mani.
Immobile sulle tue gambe, preferirei vederti ballare ancora tra le mille e una rosa che ti avrei donato, ma anche così va già bene. Se ti tendessi la mia mano potremmo stringerci e danzare dolcemente insieme ancora una volta.
Ma adesso guardami con quegli occhi brillanti di lacrime rispedite alla mittente, guardami con quegli occhi disperati, guardami con quegli occhi illuminati dalle luci del tramonto, guardami con quegli occhi che vedono ancora la musica, guardami con quegli occhi che ti riscattano, guardami con quegli occhi accecati di rabbia. GRIDA!
In tutta la valle riecheggia quell’urlo che ti libererà. GRIDA ANCORA!
Sulle tue spalle rispuntano le ali. GRIDA PIU’ FORTE!
Infrangi quei muri di cristallo che ti separano dal mondo, GRIDA PIU’ FORTE CHE PUOI!
Tutt’attorno quei papaveri bianchi, quelle ginestre, quei mandorli e, di fronte a me, quella quercia! Di nuovo.
Quegli occhi che si fanno più chiari, quel viso che si rasserena, quelle nuvole all’orizzonte che scompaiono, questo prato di nuovo vivo.
E adesso corri da me! Inebriami di quel profumo vitale che avevi sempre addosso, permettimi di stringerti più forte che posso per un tempo infinito che al mio cuore apparirà sempre troppo breve, guardami dentro come solo tu sei stata capace di fare e amiamoci ancora.


"Grazie. Mi hai liberato l'anima."


22 luglio 2008 10.21

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